Il capoluogo della provincia più orientale del Piemonte condivide con la vicina Vercelli non solo una posizione strategica che la rende facilmente raggiungibile, ma soprattutto la tradizione risicola.  
Stretta tra una striscia di terra e risaie tra il Sesia ed il Ticino tra le sue vie si respira una particolare atmosfera caratterizzata dal rigore piemontese e dalla vivacità meneghina. 
Tradizione e storia sono protagoniste di una città a misura d'uomo, in cui l’orientamento è garantito dalla cupola svettante di San Gaudenzio, capolavoro di Alessandro Antonelli.
Il visitatore può scoprire a Novara una forma di turismo nuova, stimolante, che corre su due binari paralleli offrendo una ricchissima tradizione di bontà gastronomiche e di sapori unici da degustare in un salotto ottocentesco ricco di bellezze storico artistiche.
Così, accanto a un giro tra i monumenti più famosi, dalla Basilica di Santa Ortensia al Broletto medioevale, non può mancare un viaggio nel gusto, per scoprire La cultura culinaria legata ad antiche ricette caratterizzate da sapori forti ma allo stesso tempo semplici.

Ad essere protagonista è ovviamente il riso nelle sue mille preparazioni (in testa la straordinaria paniscia), i vini delle colline, i salumi (tra cui i salam d'la duja, morbidissimi perché conservati nello strutto, in caratteristici vasi di coccio), le rane, pescate nel periodo estivo, il pane di "meliga", confezionato con farina di mais, i dolci (come i tipici biscottini che tanto piacevano a D'Annunzio e il "pane di San Gaudenzio") e il gorgonzola, del quale la provincia è ormai patria e maggiore produttrice nazionale. Naturale dunque che la città e i suoi dintorni offrano, oltre ad alberghi di qualità, numerosissimi ristoranti, trattorie, osterie e aziende agrituristiche: piccoli templi della cucina e della tradizione.