Ecomuseo della Vitivinicoltura

Definito una sorta di "silos fortificato", il Ricetto di Candelo deve essere considerato soprattutto una "cantina comunitaria". Si tratta di un complesso risalente al XIII-XIV secolo articolato in cinte murarie, rue, torri e riane, una vera e propria struttura fortificata voluta e costruita dalla popolazione candelese allo scopo di conservare e difendere i beni più preziosi della comunità: prodotti della terra, soprattutto granaglie e vino. Non a caso il termine ricetto (receptum) ha proprio il significato di rifugio, ricovero. All’interno del Ricetto è ospitato l’Ecomuseo della Vitivinicoltura che ne è parte integrante, un unicum europeo, che mostra al visitatore non solo la strumentazione tecnica impiegata nelle operazioni di trasformazione dell’uva in vino e nel trattamento e la conservazione del prodotto presente, ma anche per i manufatti architettonici e gli itinerari di un borgo medievale splendidamente conservato, ed utilizzato come grande cantina comunitaria dalla collettività rurale.
Ricetto di Candelo, vista panoramica del villaggio medievale

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